LA STORIA

Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista  
   
Fondata verosimilmente nella prima metà del secolo XVI e dedicata a San Giovanni Battista, la Chiesa oggi si presenta in stile neoclassico, in seguito alle modifiche e agli ampliamente che essa ha subito nel corso dei secoli.
Non si hanno molte notizie riguardo la Chiesa di San Giovanni, ma alcune si possono reperire dalla platea scritta nel 1624. Da questa si ha la notizia che l’interno della Chiesa era a unica navata, divisa in tre parti: l’Abside quadrata, il presbitero e la navata centrale.
La Chiesa conteneva, nella parte destinata ai fedeli, oltre all’altare maggiore altri sei altari: “la cappella delle anime del Purgatorio …”, due cappelle dell’Università, due cappelle su cui si esercitava il Jus patronato da parte di Todero Statti e Ottavio Franzì e ancora “una cappella con l’immagine della Madonna dell’Indirizzo fatta alla greca in campo d’oro con d’adornamento tutto indorato”.
Segue il Presbiterio, col grande altare, in fabbrica, con la faccia del tabernacolo indorata. Ed in fondo l’abside dalla quale, tramite una porta, si accedeva alla sala campanaria.
Nella parte dedicata ai fedeli, infine, sul pavimento, le botole, le cui coperture erano visibili fino agli anni 60 del’900, per consentire la sepoltura dei defunti. I primi lavori di modifica, dell’originario edificio risalgono al XVII secolo, con precisione al 1638, anno in cui si procedette alla ricostruzione della stessa, distrutta dal terremoto dello stesso anno.
Un secondo intervento di ristrutturazione dell’edificio si ebbe, per iniziativa del clero locale, nel 1832. Un’iscrizione posta all’interno, sull’arco trionfale, ricorda gli interventi eseguiti tra il 1832 e il 1850:
D.O.M. PAVETE AD SANCTUARIUM MEUI OCTAVO IDUS IUNII MDCCCL.
In tale occasione furono costruite le due navate laterali, fu costruita la cantoria sopra l’ingresso principale, fu costruita la cupola nella parte dell’abside, fu sopraelevato il campanile.
Dopo varie sistemazioni la Chiesa raggiunse l’attuale configurazione tra la prima e la seconda metà del Novecento. Prima, con i lavori degli anni trenta e quaranta, promossi dal parroco Don F. Maiolo, rivolti soprattutto alla costruzione della canonica, l’evento è ricordato dai più anziani in quanto ci fu un concorso di popolo nel trasporto di materiale per la fabbrica.
In seguito, le precarie condizioni della Chiesa indussero il parroco don Alessandro Audino, ad avviare negli anni 50 e 60 del novecento una ristrutturazione completa dell’edificio per ridare solidità all’edificio. In tale occasione sia l’interno che l’esterno della chiesa subirono massicci interventi di ristrutturazione e la costruzione di nuove fabbriche: vennero demolite le volte, disfatte le pareti e i relativi pilastri rettangolari, vennero rimossi tutti gli altari laterali, furono coperte le botole tombali, demolito l’organo a canne, venne ampliata la canonica e costruito l’asilo nido.  Anche la torre campanaria, ricostruita ex novo, fu sopraelevata e dotata di un moderno sistema elettronico automatico per suonare le campane e per battere le ore.
In tale anno si avviarono anche i lavori di ristrutturazione dell’aera presbiterale, proponendo l’altare rivolto al popolo, secondo le più recenti indicazioni liturgiche, con lo spostamento del precedente in fondo all’abside.
Nel 1995 sono stati eseguiti i lavori di restauro e ristrutturazione, completati nel 2000 come è testimoniato da una epigrafe in marmo posta sul lato destro dell’entrata che così recita:
POPULUS HUIUS CIVITATES AD MAJOREM DEI GLORIAM HOC TEMPLUM RESTAURAVIT ET PRISTINAE DIGNITATI RESTITUIT A.D. 2000 PAROCHUS SAC. ALOYSIUS TALARICO.








































Nessun commento: